Le migliori console anni ’90? Sicuramente questo articolo rappresenterà una vera sfida. Si tratta del periodo aureo per le console dai 16 ai 64bit. Chi ha vissuto quegli anni ricorderà sicuramente la “battaglia” che ci fu sul mercato tra Nintendo, Sega e la neonata PlayStation della Sony, che vide la luce nel 1994.
Console anni 90: i primi anni
I protagonisti sul fronte bellico video ludico di questo periodo sono essenzialmente tre per quanto riguarda le console fisse (tra parentesi gli anni in cui sono uscite):
- Sega Mega Drive (1988);
- Neo Geo (1990);
- Super Nintendo (1990).
Il Neo Geo, prodotto dalla SNK, fu una console che tentò di avvicinare il mondo dei cabinati al mercato casalingo. Non ebbe un grandissimo successo ma alcuni dei suoi titoli rimangono delle pietre miliari del mondo dei videogiochi. Per citarne solo due, Metal Slug e Samurai Showdown fanno ormai parte della storia dei videogiochi. Il primo addirittura, è un titolo tutt’uggi giocato su molte console, sia fisse che portatili.
La vera battaglia sul mercato in questo periodo iniziò circa due anni più tardi tra Sega e Nintendo. La prima forte del suo Mega drive, la seconda con il Super Nintendo. Vinse quest’ultima con quasi 50 milioni di copie vendute contro “appena” 29 milioni della sua controparte. Numeri comunque da capogiro. In Neo Geo (considerando anche il Neo Geo CD arrivò a sfiorare il milione).
Questo successo però non fu immediato tutt’altro. La Nintendo infatti viaggiava con circa un anno di ritardo rispetto alla concorrenza. Oltretutto il Megadrive era decisamente una macchina più potente. In Giappone però fu subito successo. 300.000 copie vendute in poche ore grazie anche alla mascotte Super Mario. Un anno dopo fu la volta dell’America. La versione della console per il mercato d’oltreoceano era leggermente più squadrata e con colori differenti. Per recuperare il tempo perduto la Nintendo dovette rivedere alcune strategie. Decise infatti di permettere agli sviluppatori dei videogiochi di non dover più attendere almeno due anni prima di poter pubblicare un prodotto per un’altra console.
Infine arrivò il turno di conquistare l’Europa (primavera 1992) e anche qui fu successo. La console venne commercializzata puntando sulla conversione del famosissimo videogioco Street Fighter 2. Alla fine fu il Super Nintendo a vincere la “battaglia delle console“.
Console anni 90: dal 16bit al 64bit.
I primi anni vinse Nintendo ma non fu questo l’importante. Molte aziende si accorsero che il mercato dei video giochi (dopo il periodo di crisi passato negli anni ’80), era una vera miniera d’oro.
Sugli schieramenti questa volta abbiamo molti più contendenti:
- Sega Saturn (1994);
- Panasonic 3DO (1993);
- Atari Jaguar (1993);
- Sony Play Station (1994);
- Nintendo 64 (1996).
Vecchie glorie come l’Atari che il decennio precedente dominò il mercato fiutarono subito l’affare. Altre aziende che prima si occupavano di tutt’altro (la Panasonic per esempio) tentarono di inserirsi per conquistare una grossa fetta di mercato. Altre come la Nintendo, nicchiavano in attesa della giusta occasione. La Panasonic quindi partì di slancio per tentare il colpaccio, lanciando nel 1993 il potentissimo (per i tempi) 3DO. 32bit e un lettore CD a due velocità. Qui ci fu il primo flop. La console venne prodotta dalla Panasonic ma distribuita da terze parti. Questo provocò l’uscita di molti cloni (con sottili differenze dalla console originale) che portarono gli utenti a non identificarla mai completamente. Inoltre, il suo prezzo era molto alto (sfiorava i 700 dollari) e portando le persone a scegliere altre console più economiche.
Ma il flop ancora peggiore fu quello di Atari con il suo Jaguar. Difficile da programmare, con un joypad a dir poco scomodo (anche decisamente brutto) e con una libreria di soli 82 titoli, l’uscita di questa console fu un vero e proprio disastro. Oltretutto la sua potenza non reggeva il confronto con la Playstation e il Sega Jaguar. La sua avventura si concluse mestamente nel 1996 con soli 250.000 pezzi venduti.
L’attacco dei giganti
Infine le tre corazzate, Sony, Sega e Nintendo scesero in campo. Quest’ultima decise, per strategie commerciali, di ritardare l’uscita della sua nuova console per puntare tutto sul 64bit. Il Sega Saturn nel frattempo uscì insieme alla PlayStation. La console della Sega grazie ai due microprocessori in dotazione, era più potente della concorrenza e poteva gestire un maggior numero di poligoni. Purtroppo risultò molto ostico per i programmatori gestire due microprocessori, il che li portò spesso a sfruttarne uno solo dimezzando di fatto la potenza della macchina. Questo portava i giochi del Saturn ad essere praticamente identici a quelli della concorrente Sony. Inoltre è molto importante che la console venga identificata con un personaggio particolare, come Super Mario per la Nintendo. In tre anni dalla sua uscita la Sega non era ancora riuscita a sviluppare un titolo su Sonic. Questo portò le vendite a bloccarsi soprattutto con l’arrivo della nuova console nipponica, il nintendo64.
Questo periodo vide il primo grande successo del colosso Sony, con Nintendo subito dietro. Le grandi sconfitte non si ripresero più da questo duro colpo. Anni dopo la Sega ci riprovò con il Dreamcast ma ormai era troppo tardi. PlayStation e Nintendo si erano accaparrate la maggior parte del mercato.
- Playstation: 74 milioni;
- nintendo64: 33 milioni;
- Sega Saturn: 9.5 milioni
- 3DO Panasonic: 5 milioni;
- Atari Jaguar 250.000 mila.
Console anni 90: il tramonto del millennio
La Sega ormai sulle gambe provò a rialzarsi con l’uscita nel 1998 del suo Dreamcast. Nuovamente il colosso Giapponese sfodera un prodotto che è ancora considerato avveniristico per i tempi. Basti pensare che fu la prima console a installare un modem integrato per il supporto dell’online. Purtroppo però in questo mondo il marketing è tutto e la battaglia con Sony e Nintendo venne persa proprio su questo campo. Come già successo inizialmente con il Jaguar, mancava un gioco dedicato alla sua mascotte. Si provò poi in seguito a tagliare i prezzi ma non ci fu nulla da fare anche a causa dei pochi titoli usciti.
Nel frattempo uscì nel 1999 la PlayStation 2. La campagna pubblicitaria fu una vera prova di forza e questo fu il primo colpo che spazzò gli avversari. Il parco giochi era enormemente superiore alla concorrenza, citando titoli su tutti come Metal Gear Solid e Grand Theft auto.
Ormai il panorama video ludico era dominato da PlayStation e Nintendo 64. Sega, dopo 18 anni sul mercato, smise di produrre console dedicandosi sono allo sviluppo software per conto terzi. Il Dreamcast comunque vendette più di 10 milioni di copie, risultato ritenuto insoddisfacente.
Nel frattempo Microsoft progettava il suo ingresso, ma questo è un altro decennio.